DISPRASSIA e D.S.A.
Spesso D.S.A. e Disprassia sono associati (D.S.A. su base disprattica) anche se la Disprassia, o meglio ancora le Disprassie, sono misconosciute e molto spesso, purtroppo, anche a livello diagnostico non vengono somministrati i test specifici e non vengono riconosciute o scambiate per altro: invitiamo a leggere questa presentazione e a visitare il Sito di AIDEE (Associazione italiana disprassia evolutiva) https://www.aidee.it/ , Associazione per la quale la Presidente di O.S.D. è Consigliera nel Consiglio direttivo, Referente genitori dei Gruppi regionali di Liguria e Piemonte e guida, con la collega Erika Certosino il COMITATO GENITORI E SCUOLA AIDEE.
O.S.D & A.I.D.E.E., due Associazioni unite sul territorio ligure da 10 anni!
All' interno del SITO di AIDEE troverete i riferimenti e contatti dei vari Gruppi regionali/territoriali e tanto materiale scaricabile gratuitamente e linee guida scolastiche, dall' Infanzia alla Secondaria di secondo grado; troverete informazioni sulle varie tipologie di Disprassie, sui Test, sulle terapie abilitative e su come supportare a casa e a scuola gli alunni.
COSA E' LA DISPRASSIA
Secondo il DSM-5 la Disprassia viene generalmente inclusa nella definizione di DCD (Developmental Coordination Disorder, in italiano Disturbo dello Sviluppo della Coordinazione), inserito nella sezione "DISTURBI DEL MOVIMENTO" , con il codice 315.4. La diagnosi di questo disturbo, secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, necessita dei seguenti criteri:
L'acquisizione e l'esecuzione di abilità motorie coordinate risultano notevolmente inferiori rispetto a quanto atteso per l'età e per l'opportunità che l'individuo ha avuto di apprendere e utilizzare tali abilità. Le difficoltà si manifestano con goffagine, lentezza e imprecisione nel movimento.
Il deficit delle abilità motorie interferisce in modo significativo e persistente con le attività della vita quotidiana ed ha un' impatto sulla produttività scolastica, sulle attività pre-professionali e professionali, sul tempo libero e sul gioco.
L'esordio dei sintomi avviene nel primo periodo dello sviluppo (clinicamente non viene fatta diagnosi prima dei 5 anni, anche se è bene riconoscerlo prima possibile).
I deficit delle abilità motorie non sono meglio spiegati da disabilità intellettiva o da deficit visivo e non sono attribuibili ad una condizione neurologica che influenza il movimento.
Nell'ICD-10, invece, la Disprassia viene classificata come Disturbo Evolutivo Specifico della Funzione Motoria, identificato con il codice F82. Attualmente questo è il sistema di classificazione ANCORA maggiormente utilizzato nelle diagnosi.
Nell'ICD-10, il Disturbo dello Sviluppo della Coordinazione viene descritto secondo i seguenti criteri:
Disturbo in cui la caratteristica principale è una grave compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria che non è spiegabile in termini di disabilità intellettiva generale o di qualsiasi disordine neurologico specifico, congenito o acquisito.
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, un attento esame clinico mostra segni di immaturità dello sviluppo neurologico, quali movimenti coreiformi degli arti, movimenti a specchio e altre caratteristiche motorie associate, nonché segni di compromissione della motricità grossolana e fine.
La definizione esclude anomalie della mobilità e della deambulazione, mancanza isolata di coordinazione e compromissione motoria secondaria a ritardo mentale o associata ad altri disturbi medici e psicosociali.
IN SINTESI VA SOTTOLINEATO CHE :
La Disprassia è un disturbo dell'esecuzione di un'azione intenzionale.
E' la difficoltà a rappresentarsi, programmare ed eseguire atti motori in serie, finalizzati ad un preciso scopo ed obbiettivo.
Spesso sono associati disturbi percettivi e visuospaziali, problemi di attenzione e di comportamento, ed anche problemi di apprendimento ( da qui D.S.A. su base disprattica).
La Disprassia abbraccia diversi aspetti, sia quelli strettamente legati alla coordinazione motoria, sia aspetti che investono le diverse funzioni adattive durante i vari stadi dello sviluppo, che possono determinare serie di difficoltà nelle attività della vita quotidiana, come: il vestirsi e svestirsi, l'allacciarsi e slacciarsi le scarpe, l'usare gesti espressivi per comunicare particolari stati d'animo o veri e propri deficit durante le attività scolastiche; tra questi possiamo evidenziare difficoltà di scrittura (Disgrafia, ma anche l'organizzazione dello spazio in un foglio) o di lettura (spesso per lentezza e difficoltà di decodifica a causa di deficit della coordinazione dei muscoli oculo-motori). I soggetti colpiti da questi disturbi non riescono a compiere movimenti intenzionali in serie o in sequenza per programmare e portare a termine un'azione, secondo degli obiettivi predefiniti. Essi hanno bisogno di pensare alla pianificazione dei movimenti che hanno difficoltà ad automatizzare.
QUINDI LA DISPRASSIA NON E' SOLO UN PROBLEMA MOTORIO O DI GOFFAGGINE!
Difficoltà di coordinazione motoria e componenti disprattiche di diversa entità sono presenti nel 5-6% della popolazione scolastica
La valutazione viene fatta quindi da un'equipe costituita da vari esperti: neuropsichiatra infantile, psicologi dell'età evolutiva, logopedisti, terapisti della neuropsicomotricità, terapisti occupazionali, che insieme collaborano per mettere a punto un profilo funzionale del soggetto ai fini sia della diagnosi che di un progetto mirato di terapia.
INQUADRAMENTO NORMATIVO PER ALUNNI CON DISPRASSIA
A seconda del quadro clinico, dei codici nosografici e ICD10 indicati nella DIAGNOSI si hanno tre tipi di inquadramenti e quindi di tutela per l'inserimento degli alunni con Disprassia/DCD in un programma didattico o educativo normato e adeguato al singolo caso.
RICORDIAMO E RIBADIAMO CHE IL CODICE F 82 (come F80-F81) FA PARTE DEI DISTURBI EVOLUTIVI
E DA SOLO NON RIENTRA NELLE DISABILITA'

In presenza di diagnosi con SOLO codice F 82 si rientra nei B.E.S.
IL P.D.P. VIENE DECISO DAL CONSIGLIO DI CLASSE

Quando Disprassia/DCD sono associati ad uno o più D.S.A. si è sotto la tutela della Legge 170/2010
SEMPRE CON STESURA OBBLIGATORIA DEL P.D.P.

SOLO in caso di COMORBIDITA' di F82 con FIL (funzionamento intellettivo limite) o patologie, sindromi ecc.
si è tutelati dalla Legge 104 CON INSEGNANTE DI SOSTEGNO e stesura del PEI